Attorno a Jannik Sinner continuano a rincorrersi voci, commenti e polemiche anche mentre il campione azzurro lavora lontano dai riflettori.
Jannik Sinner, infatti, sembra non riuscire mai a uscire davvero dal centro dell’attenzione. Anche quando sceglie il silenzio, quando si chiude nel lavoro quotidiano fatto di allenamenti, sudore e programmazione, il suo nome continua a riempire titoli, discussioni e battute più o meno ironiche. Senza ombra di dubbio è il prezzo da pagare quando diventi uno dei volti più riconoscibili dello sport italiano, però non smette di far riflettere quanto ogni suo passo, anche lontano dai campi, venga analizzato e commentato.
In questo periodo Sinner è volutamente defilato. Sta preparando la nuova stagione con attenzione maniacale, concentrato sugli aspetti fisici e tecnici che possono permettergli di restare ai vertici del tennis mondiale. Nessuna apparizione superflua, poche parole, tanta sostanza. Eppure, proprio mentre lui lavora nell’ombra, intorno continuano a emergere storie curiose che lo riguardano, alcune leggere, altre decisamente più pungenti.
Jannik Sinner accusato dallo sciatore
C’è un aspetto del suo passato che torna ciclicamente a galla e che, in modo quasi paradossale, continua a far discutere. Prima di diventare il simbolo del tennis italiano, Jannik Sinner è stato uno sciatore. Cresciuto tra neve, pali e discese, aveva davanti a sé una carriera promettente sugli sci. Poi la scelta, netta, coraggiosa, di lasciare quel mondo per dedicarsi completamente al tennis. Una decisione che oggi appare vincente, però che qualcuno, nel mondo dello sci, sembra non aver mai digerito del tutto.
Non si tratta solo del fatto di aver “abbandonato” una disciplina per un’altra. Il punto è che Sinner, senza volerlo, è diventato un magnete per le nuove generazioni. Il suo modo di essere, la sua normalità, i suoi successi stanno spingendo tanti giovani a scegliere il tennis, anche a discapito di sport storicamente forti in alcune zone d’Italia. E questa cosa, evidentemente, non passa inosservata.

Dominik Paris “accusa” Sinner (Foto IG @dominikparis
– neveclub.it)
Nelle ultime ore ha fatto rumore una dichiarazione arrivata proprio dal mondo dello sci. A pronunciarla è stato Dominik Paris, uno dei nomi più importanti dello sci azzurro, che ha parlato di Sinner con un misto di ammirazione e ironia. Le sue parole sono state chiare e hanno acceso il dibattito. “Jannik affascina i giovani. Lo so con certezza perché mi ha ‘rubato’ un figlio. Niko, invece di sciare, ora vuole giocare a tennis, sta imparando”. Una frase che, senza ombra di dubbio, dice molto più di quanto sembri a prima vista.
Da un lato c’è il sorriso, la battuta, dall’altro però emerge una realtà evidente. Sinner è diventato un modello, un riferimento capace di spostare passioni e sogni. Non è solo il numero uno o due del ranking, non è solo un atleta vincente. È un simbolo generazionale, uno che parla ai ragazzi senza bisogno di proclami o pose costruite.
Naturalmente, come spesso accade, anche queste parole hanno generato commenti e polemiche. C’è chi le ha lette come una semplice constatazione divertita, chi invece come una frecciatina al movimento tennistico. Però Sinner, coerente con il personaggio che ha costruito, continua a restare fuori dal rumore. Lavora, si allena, guarda avanti. E forse è proprio questo atteggiamento, così distante dalle polemiche, a renderlo ancora più influente. Mentre lui prepara il futuro, intorno il presente continua a parlare di Jannik Sinner.
Jannik Sinner contro il mondo dello sci (Foto IG @janniksin - neveclub.it)






