Nel cuore dell’arcipelago delle Svalbard, a pochi chilometri dal Polo Nord, si trova una delle località più suggestive e misteriose dell’Artico: Pyramiden, l’ex città mineraria sovietica ora trasformata in una vera e propria città fantasma. Conosciuta come la “Pompei artica”, questa località offre un’intensa testimonianza storica e culturale, affascinando esploratori, storici e appassionati di luoghi abbandonati.
Fondata nel 1910 da imprenditori svedesi, Pyramiden fu acquistata dall’Unione Sovietica nel 1927 e divenne una delle principali miniere di carbone delle Svalbard. La sua posizione remota e le condizioni climatiche estreme non hanno impedito alla città di prosperare durante il periodo sovietico, raggiungendo un picco di circa 1.000 abitanti negli anni ’80. La vita a Pyramiden era organizzata come una vera e propria comunità sovietica, con servizi sociali, scuole, cinema e negozi, tutti immersi nel paesaggio glaciale dell’Artico.
Tuttavia, l’attività mineraria cessò bruscamente nel 1998, portando all’abbandono totale della città. Da allora, Pyramiden è rimasta congelata nel tempo, con edifici, infrastrutture e attrezzature industriali lasciati intatti, creando un’atmosfera surreale e quasi irreale. Negli ultimi anni, la città è stata oggetto di un progetto di valorizzazione turistica e culturale, con visite guidate che permettono di esplorare le rovine ben conservate e di comprendere meglio la storia del periodo sovietico nell’Artico.
Pyramiden oggi: turismo e conservazione in un ambiente estremo
Oggi Pyramiden è accessibile principalmente d’estate, quando le condizioni climatiche sono meno proibitive. Le spedizioni turistiche partono da Longyearbyen, la capitale delle Svalbard, e includono escursioni a piedi, in motoslitta o in barca. Le visite guidate sono accompagnate da esperti che illustrano la storia, la geologia e la fauna locale, tra cui orsi polari, renne e volpi artiche. Un aspetto particolarmente interessante è la presenza di una struttura alberghiera restaurata, l’Hotel Pyramiden, che offre un’esperienza unica nel suo genere, combinando comfort moderno e atmosfera d’epoca.
L’amministrazione norvegese, responsabile della gestione del territorio delle Svalbard, ha posto grande attenzione alla tutela ambientale e alla sicurezza dei visitatori, considerando la fragilità dell’ecosistema artico e i rischi legati all’abbandono degli edifici. Sono in corso studi per garantire un equilibrio tra promozione turistica e conservazione del patrimonio storico, con l’obiettivo di mantenere integra la memoria della vita sovietica in questo angolo remoto del pianeta.
Oltre al valore turistico, Pyramiden rappresenta un importante laboratorio per studi scientifici e ricerche sul cambiamento climatico e sugli effetti dell’uomo sugli ambienti polari. Le strutture abbandonate, il ghiaccio circostante e il suolo permettono di analizzare dati preziosi per comprendere l’evoluzione dell’Artico negli ultimi decenni. Inoltre, la città è spesso utilizzata come set per documentari e produzioni cinematografiche che vogliono raccontare la storia della Guerra Fredda e delle esplorazioni artiche.
La rinascita di Pyramiden come meta turistica e sito di interesse scientifico sottolinea l’importanza di preservare non solo la natura incontaminata delle Svalbard, ma anche il patrimonio culturale delle comunità che hanno vissuto e lavorato in questo ambiente estremo. La città fantasma, con il suo silenzio carico di memorie, continua a raccontare una parte affascinante e poco conosciuta della storia artica.
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