Se stai cercando una fuga invernale da sogno, non c’è posto migliore di questo piccolo borgo adagiato sulle colline, tra vino e monumenti storici.
C’è un momento dell’anno, quando l’inverno comincia a farsi sentire ma il Natale non è ancora esploso nel suo fragore, in cui nasce un desiderio preciso: partire per un luogo che sappia rallentare il tempo. Un posto raccolto, collinare, dove il silenzio non pesa ma accompagna, e dove le giornate scorrono tra passeggiate lente, panorami aperti e tavole che profumano di tradizione. Nel cuore dell’Italia centro-settentrionale, a pochi chilometri dalla pianura e non lontano dal mare Adriatico, esiste un borgo che sembra fatto apposta per questo tipo di fuga. È adagiato su un colle morbido, circondato da vigneti ordinati e campagne che in inverno assumono tonalità calde e ovattate. Da lassù lo sguardo spazia lontano, soprattutto nelle giornate limpide, quando l’aria è fredda ma trasparente.
Il centro storico è compatto, facilmente esplorabile a piedi, e invita a perdersi senza una vera meta: una piazza che si apre all’improvviso, una torre che segna il tempo, una chiesa che custodisce secoli di storia. Qui l’accoglienza non è una strategia turistica, ma una consuetudine antica, quasi naturale. Questo borgo è noto per un simbolo curioso e profondamente umano: un monumento che racconta, meglio di qualsiasi slogan, cosa significhi essere ospiti e ospitanti. È un luogo in cui la convivialità è ancora un valore condiviso, dove ci si sente accolti anche senza conoscere nessuno. E poi c’è il vino, presenza costante e silenziosa: colline disegnate da filari, cantine che aprono le porte anche in inverno, calici che scaldano le mani e accompagnano conversazioni lente. Se stai cercando una destinazione invernale che unisca bellezza, autenticità e gusto, sei sulla strada giusta.
Bertinoro, tra vino e monumenti: un week end da sogno
Quel borgo ha un nome preciso, ed è Bertinoro. Poco più di 11.000 abitanti, in provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna, Bertinoro è conosciuto come il Balcone della Romagna e come la Città dell’Ospitalità. Il suo simbolo più celebre è la Colonna delle Anella, risalente al XIII secolo: qui i viandanti legavano il cavallo a uno degli anelli e venivano accolti da una delle famiglie del borgo. Un gesto semplice, diventato leggenda. A dominare il centro storico è la Rocca, imponente costruzione medievale che oggi ospita il Centro Universitario dell’Università di Bologna e un museo interreligioso. Passeggiare tra le vie di Bertinoro significa attraversare secoli di storia senza accorgersene, tra Piazza della Libertà, la Torre Civica, il Palazzo Ordelaffi e la Cattedrale di Santa Caterina, patrona del borgo.

Bertinoro, tra vino e monumenti: un week end da sogno – neveclub.it (Screen Youtube)
Ogni angolo offre uno scorcio, ogni salita regala un panorama. Ma Bertinoro è anche, e forse soprattutto, una meta per chi ama mangiare e bere bene. Qui nasce l’Albana, primo vino bianco italiano a ottenere la DOCG, insieme a Sangiovese e altre etichette romagnole di grande carattere. In inverno, le cantine diventano rifugi accoglienti, perfetti per degustazioni lente abbinate alla cucina locale: piadina, formaggi, salumi e piatti della tradizione che sanno di casa. Bertinoro non è un borgo da “vedere in fretta”. È un luogo da vivere piano, magari in un weekend d’inverno, quando il freddo rende tutto più autentico e l’ospitalità diventa il vero lusso.
Ha poco più di 10.000 abitanti, ma è perfetto per una fuga invernale da sogno - neveclub.it (screen Youtube)






